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Schindler’s list: La lista è un bene assoluto, la lista è vita.

“La lista è un bene assoluto, la lista è vita.”

Cracovia, 1939. L’imprenditore tedesco Oskar Schindler (Liam Neeson) vorrebbe approfittare del grande afflusso di polacchi ebrei, venuti in città per essere registrati, per farli lavorare in una sua fabbrica, dato che non possono più esercitare attività commerciali, nella speranza di arricchirsi come imprenditore di guerra. Seguendo lui e il suo rapporto con il contabile ebreo Stern (Ben Kingsley), seguiamo le vicissitudini di un folto gruppo di ebrei polacchi che, con la scusa del lavoro specializzato nella suddetta fabbrica di Oskar, vengono salvati prima dalla deportazione, e poi da uno dei campi di concentramento peggiori che sia mai esistito, Auschwitz.

Schilnder e Stern mentre scrivono la “lista”

Questa straordinaria operazione di grande umanità avviene tramite una “lista” di nomi degli ebrei, che deve essere compilata e ampliata sempre di più da Schlinder con l’aiuto di Stern(esperto ex amministratore del consiglio ebraico), affinché vengano salvate più vite possibile perché “Chi salva una vita, salva il mondo intero.” Grazie all’abile direzione del maestro Steven Spielberg (da notare semplicemente tutto, ma in particolare la sequenza di camera a mano dell’invasione del ghetto) e la spettacolare fotografia di Kaminski lasciamoci emozionare nella giornata della memoria (ma non solo) da questo capolavoro… e calcolate questo termine lo uso raramente perché è stra-abusato nel mondo del cinema e dell’arte, ma in questo caso… Insomma, quando ce vò, ce vò!

Una delle scene più conosciute della storia del cinema è quella della bambina con il cappotto rosso, mentre tutto il resto rimane incolore: grazie a questo espediente coloristico possiamo con ansia seguire i suoi spostamenti fino all’uscita del ghetto e alla sua salvezza.

La fabbrica

Credo che su questo meraviglioso film si siano versati (giustamente) fiumi di inchiostro, quindi ho preferito far parlare le immagini, semplicemente stupende. Se non l’avete visto, non vi anticipo nulla di chè, ma…

Ralph Fiennes, nel ruolo del nazista pazzo e Liam Neeson

Non dovete fare altro che andare a vederlo… e pure di corsa!!

21 commenti su “Schindler’s list: La lista è un bene assoluto, la lista è vita.

  1. Grandissima pellicola! Ottimo articolo con belle immagini, giustamente pubblicato nella giornata della memoria. Lo vidi per la prima volta al cinema quando ero in quarta superiore assieme a tutta la mia classe e ad altre della mia scuola. Indimenticabile!

    Cari saluti,
    Francesco

  2. cara emerald, ho letteralmente i brividi. il tuo post ha scardinato i binari della mia memoria. questo film è un capolavoro di umanità, di amore per il prossimo, c’è tutta la cristianità, quella che non va solo a messa la domenica ma quella che entra dentro le cose e cerca di arginare il dolore con la propria forza di volontà. dentro questo film, c’è la vera anima del mondo, la passione, la sofferenza, l’ostinazione, la capacità di andare oltre le umane miserie. questo film ha un cast eccezionale e, ogni volta che lo vedo, mi stupisco: come fanno questi attori fenomenali, al di fuori degli schemi commerciali, dopo aver interpretato personaggi di questo genere con una bravura straordinaria, a tornare tranquillamente alle loro vite di sempre? grazie anche per le immagini…

    • ehm ehm… carissima, non per romperti le uova nel paniere però spielberg è il regista ebreo per eccellenza quindi mi sa che la cristianità in questo caso è un po’ fuori luogo 😀
      Grazie a te per i complimenti, anyway! Ci si becca 😉

  3. lo so che spielberg è ebreo, ma non lo sono io… 😉

  4. Fai bene a non parlarne troppo, è davvero un film la cui bellezza è quasi indescrivibile, intraducibile a parole…io rimango sempre estasiato dalla scena in cui viene pronunciata la frase “chi salva una vita salva il mondo intero”, l’ho postata da poco anche su fb (http://www.facebook.com/profile.php?id=100003299696086&sk=wall) è davvero di una intensità incredibile, e Liam Neeson un attore davvero straordinario. Film toccante, commovente, girato benissimo, con una fotografia splendida. Dimostrazione che Spielberg non è solo il regista spettacolare dei blockbuster, ma anche un’autore con una poetica e una abilità tecnica fuori dalla norma.

  5. è un film bellissimo,un pò crudo in certe scene ma ottimo.adoro k.interpretazione di nison.ma la bambina sei sicuro che si salva?io ricordo il suo corpicino in un mucchio di copri…ma l’ho visto molto tempo fa e magari la mia memoria falla.È splendida anche la colonna sonora,mi sfugge chi l’abbia scritta…

  6. Mia madre mi portò a vederlo nel 1994, ero in quinta elementare. Capii che il film affrontava qualcosa di terribile e terribilmente serio ma non compresi fino in fondo. Due anni dopo comprai il vhs, guardai e piansi.

  7. Grande film. L’ho visto anch’io a scuola (alle elementari, alle medie, al liceo, sempre). Molto ben fatto, è una di quelle cose da vedere almeno una volta nella vita (e di solito non c’è problema: me l’han sempre propinato – i film sull’antisemitismo son peggio dei Promessi Sposi, alla fine li odi senza motivo). Strano che tu l’abbia visto molto più tardi: meglio così 🙂

    • Sì, non so neanche io come è stato possibile, infatti meglio così che l’ho potuto apprezzare da subito 😉 I promessi sposi l’ho letto da sola ed è stato come leggere Hugo o qualunque altro romanzo tra il neorealismo e romanticismo… A proposito di scuola, stasera darò un’occhiata alla tua sezione “scolastica”!

  8. se penso a questo film…mi vengono ancora le lacrime agl’occhi, il finale toccantissimo, quando lui guarda alle ultime cose che gli sono rimaste e dice che con ognuna di quelle avrebbe potuto salvare ancora decine di persone…un film toccante con immagini e colori straordinari . Da vedere e sopratutto rivedere

  9. Ogni volta che posso lo guardo. Anche se sono stata felice che quest’anno non l’abbiano riproposto in tv ma che abbiano (a ragione o torto) proposto il film (sempre con Fiennes, lui è OVUNQUE 8D ) “The Reader”. Credo sia stato questo il film che mi ha fatto innamorare del cinema, la scelta delle musiche, l’effetto bianco e nero e quella bambina dal cappotto rosso. Anche io avevo un cappottino del genere (non farci caso, mi immedesimo in quasi tutti i film che vedo!). Personalmente, le parti che preferisco sono due: il dialogo sul perdono fra Ralph e Liam e la parte finale, quando lui comincia a contare quanti ebrei avrebbe potuto salvare se avesse venduto l’auto piuttosto che la spilla. Un film molto toccante che ha il potere (termine trito ma serve allo scopo) di farmi piangere ogni volta e di farmi scoprire ogni singola volta dettagli importanti che avevo ignorato in precedenza.

  10. […] https://theemeraldforest.wordpress.com/2012/01/27/schindlers-list/ Ben Kingsley con il protagonista, il piccolo Asa Butterfield Una scenografia nostalgica Vista di Parigi dalla torre dell'orologio della stazione […]

  11. […] della fotografia capace di capolavori incredibili quali la fotografia di Schindler’s list (qui potete trovare la recensione), di Salvate il soldato Ryan già nominato sopra, di A.I – […]

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