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Il Bounty: contrasti in “paradiso”

Accompagnato dalle a dir poco magnifiche e suggestive musiche di Vangelis, il film ci immerge con grazia nelle famose vicende storicamente accadute dell’ammutinamento dei marinai del Bounty, avvenuto soprattutto per mano di Christian Fletcher (M. Gibson) contro l’ambiziosissimo capitano Bligh (lo straordinario Anthony Hopkins), che tra l’altro era suo stato suo amico. A differenza di quanto predica il dizionario di cinema Morandini, che è solito svalutare film oggettivamente di alto livello, è uno di quei film tra lo storico e l’epico, che ricordano molto i capolavori di David Lean perché, proprio come accade in quest’ultimi, al centro di essi c’è un forte contrasto tra due uomini e tra due idee e concezioni della vita diametralmente opposte. Non a caso, il film è partito proprio come progetto di questo grande regista ed è scritto da uno dei suoi valenti collaboratori (Robert Bolt). Può vantare, tra l’altro un cast d’eccezione: Laurence Olivier, Liam Neeson, Daniel Day-Lewis

Per chi non conoscesse la storia, in breve, a fine settecento il capitano inglese Bligh aveva l’intenzione di non fare il normale percorso a est per le indie per raggiungere Tahiti, dove avrebbe preso delle piantine del frutto del pane per portarle in patria, bensì di passare per ovest a sud del sudamerica, una rotta più molto più breve ma pericolosissima per motivi atmosferici. L’ossessione, più che obiettivo, di fare qualcosa di memorabile e venir ricordato dalla storia stava facendo dimenticare a Bligh l’importanza della vita dei suoi stessi uomini. Questi ultimi, tra l’altro, erano molto scontenti a causa dei moti autoritari e strambi del capitano e poiché erano stati costretti ad abbandonare il paradiso naturale in terra che era Tahiti, dove si erano perfettamente ambientati con la popolazione e le donne locali, a differenza di Bligh che addirittura non riesce ad avere un rapporto con la moglie del capo locale, che gli era stata offerta come dono d’ospitalità.

Da una parte dunque c’è Christian e gli uomini dell’equipaggio con il loro amore per la vita su questa terra, dall’altra parte Bligh che per paura della morte vive con l’ossessione di fare qualcosa che lo renda immortale tra gli altri uomini. Non vi anticipo finali, ma vi dico che esistono ancora i successori di Christian in un posto ben preciso della terra…

Il Bounty è un  film di quelli dove ogni inquadratura e ogni sguardo hanno qualcosa da comunicare: un film maestoso, come quelli di una volta, e evocativo e moderno al tempo stesso.

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  1. Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

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