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Immaturi 2 – Il viaggio nel pecoreccio

Rimando qui per un breve confronto con Benvenuti al nord:

https://theemeraldforest.wordpress.com/2012/02/02/scontro-tra-titani-meglio-immaturi-il-viaggio-o-benvenuti-al-nord/

Ecco la recensione di Immaturi – Il viaggio, invece:

Questa è la storia di un gruppo di quarantenni che si accingono nell’estate 2011 a farsi una lunga vacanza estiva in un’isola della Grecia di nome Paros: Ambra Angiolini, Barbara Boboulova, Luca Bizzarri, Raoul Bova, Ricky Memphis, etc etc. Questi quarantenni se la spasseranno sull’isola di Paros per diverso tempo, tutto incluso (alloggio, pasti, spiaggia, mare, abbronzatura, divertimenti notturni). Soprattutto i suddetti quarantenni se la spasseranno calcolando che voi, mentre vi sganasciate allegramente dalle risate, avrete invece il sedere mezzo ghiacciato a causa della fila per entrare al cinema nel gelido inverno 2012 e pagherete sui 7 euro a persona circa. In poche parole, loro saranno pagati per farsi le vacanze mentre voi pagherete per divertirvi mentre vedete loro che fanno finta di divertirsi in vacanza(e quindi in realtà si divertiranno sul serio) e domani andate a lavoro. Non fa una piega, no? Tanto immaturi e sprovveduti non sembrerebbero in fin dei conti. Forse il film si dovrebbe chiamare “Furboni”, o altri nomi che non sto qui a citare.

Aggiungere ai suddetti quarantenni lampadati:

– un sempreverde regista cinquantenne con troupe annessa;

– musica pop ammiccante (mi raccomando che sia un po’ vecchia, così i peter pan che guardano si sentono meno vecchi);

– tanta tanta f… (che agli italiani manca sempre e che fa andare avanti l’economia, e che sia fresca il perché vedi sopra);

Mischiate bene e cuocete a fuoco lento lo spettatore con:

– una serie pressoché infinita di gag riciclate;

– luoghi comuni, falsi miti e illusioni quanto basta;

A questo punto dovreste fare circa 6 milioni di incassi il primo week-end reiterabili per i prossimi quindici anni circa: Immaturi alla Riscossa, Immaturi a Cortina, Immaturi alle elementari, Immaturi – L’ospizio etc etc.

A parte scherzi, bisogna ammettere che effettivamente questa pellicola fa più ridere della precedente, che era retta unicamente dal pretesto dell’incubo più ricorrente di mezzo pianeta, ovvero l’esame di maturità. Le parti meglio riuscite di Immaturi, ovvero quella di Ricky Memphis e famiglia e quella di Luca Bizarri, sono state decisamente e per fortuna ampliate.

Il mare dove si sono fatti allegramente il bagno alla faccia vostra

Per gli immaturi è tempo di crescere: basta nostalgia e smielacciate. Tramite il rito di iniziazione della f…uga in Grecia si può finalmente passare dagli amori sublimati e perduti dell’adolescente medio alle bugie e alle corna dell’italiano medio. Tutto ciò avverrà in maniera incredibilmente semplice: in seguito all’inserzione dell’elemento f nella trama.

Vi spiegherò la trama tramite un’equazione sempre valida, che regge dalla notte dei tempi ogni cinepanettone esistente:

Coppia di vecchia data +  elemento f – lei non c’è per un tempo x = corna ‘2

Lei torna (per) “sorpresa, sono qui!”= bugie + gags ‘2

Ho avuto la netta impressione che i migliori attori del gruppo abbiano dato il peggio, davvero sprecati, mentre i mediocri, non avendo altre possibilità di rivalsa in film più decenti, abbiano dato il loro meglio, come Ambra Angiolini e Luca Bizzarri. In questo discorso ovviamente non rientrano Mattiolo e Memphis: sono due comici nati quindi fanno sempre ridere, come due jolly in grado rincarare la dose e il livello di pecoreccio in qualsiasi momento. Gli spettatori hanno sacrosanto diritto, a una sana dose di f, carne e volgarità. Perché non vogliamo soffrire di senso di inferiorità rispetto ai Vanzina.

Le scenette con Anita Caprioli & co. invece erano assai patetiche e fuori luogo, allora gli ho dato questa giustificazione: sono dedicate a coloro i quali sono repressi a tal punto che non riescono a soddisfarsi con le corna e la f del secondo. Essi sono rimasti alla fase 1, quella descritta nel primo film e più mocciana: “la more terno xxxx”.

E’ gradevole vedere come una buona sceneggiatura sa tratteggiare e far parlare caratteri femminili verosimili, soprattutto una maestria nel gestire le scene di gruppo: una bella donna e bravissima attrice come Luisa Ranieri e la discreta Boboulova passano intere scene collettive in muto silenzio di chiesa. Stavano palesemente pensando a quando finalmente sarebbero potute andare a farsi spalmare l’abbronzante, tanto non avevano battute.  Ah no… dimenticavo che serve la loro sagoma di mugliera/gendarme che cammina per far scattare la scenetta comica…

Ultimamente poi c’è un’offerta: paghi 1 prendi 2, per ogni interpretazione di Luisa Ranieri c’è un Luca Zingaretti in omaggio. In merito a ciò, citerò, perché non saprei fare di meglio, una frase da incorniciare di Gabriele Niola da mymovies:

“Totalmente fuori parte, ruolo e film l’apparizione di Luca Zingaretti, un momento di surrealismo puro.”

Chiudo questa recensione alternativa con un trailer, appunto alternativo, di Immaturi 2, fatto piuttosto bene, rende l’idea del riciclo da me sopra citata (che poi sulla prima parte sulla f c’ha azzeccato abbastanza):

23 commenti su “Immaturi 2 – Il viaggio nel pecoreccio

  1. Quello che mi domando sempre, da anni, in questi casi è: dove trovano i soldi un film dopo l’altro questi signori?

  2. Cara Francesca, i soldi purtroppo glieli tirano appresso (purtroppo per tutti gli altri che devono ammazzarsi per trovare uno straccio di 20.000 euro): il film è prodotto e distrubuito dalla potentissima medusafilm e se il tuo film precedente ha fatto 15 milioni al botteghino, il secondo te lo fanno subito… ho letto non so quanti sponsor, tra cui alitalia, ad avere finanziato il progetto…

  3. giusto giusto, l’ho pensato anch’io: ma che c’azzecca zingaretti? vabbè, dai, era lì per controllare che la gestazione della ranieri procedesse bene…papino attento e premuroso…mica può sempre combattere contro i criminali in terra di sicilia…un po’ di vacanza spetta anche a lui, va’…

    • Anche io ho pensato una cosa simile: che stesse lì a controllare la quantità di mani sulla consorte più che altro!! Comunque, hai ragione, una fetta di vacanze spetta a tutti i consorti oltre che a troup e attori, eccheccà, sennò l’abbronzante chi glielo spalma?

  4. Non ho visto il film, ma mi sono molto divertita a leggerti: brava e spiritosa!!

  5. Bene, proviamo anche noi a riciclare i maggiori incassi in Italia di tutti i tempi (vedi il Box Office di Movieplayer), partendo da… che ne so… un classico della letteratura, del teatro. Scriviamo un soggetto, e presentiamo il progetto a qualche produttore. E’ una proposta molto seria. Anzi, faccio subito.

  6. Vero, la maggior parte delle commedie che escono hanno questa genesi più o meno però ci mancherebbero un po’ di cose ancora, di quelle indispensabili: gli attori famosi e i famosi contatti… l’è dura…

  7. Ho fatto (il post). Gli attori famosi non sono un problema, visti da vicino ancora meno. I contatti forse, ma non è così difficile, basta un po’ di faccia tosta. Come ha fatto Paolo Genovese?

    • Adesso lo leggo con piacere!! Paolo Genovese ha girato tutti i suoi cortometraggi insieme a Luca Miniero, il regista di Benvenuti al sud. Poi si sono separati e hanno avuto carriere opposte ognuno seguendo alla sua strada, ma mentre Miniero ha avuto l’intelligenza di affidarsi a sceneggiatori professionisti, Genovese continua imperterrito a scrivere questi cinepanettoni… Fino ad ora Miniero con Benvenuti al sud ha fatto esattamente il doppio di incasso di Genovese: 30 milioni contro 15 l’anno passato.
      Adesso la sfida si ripropone tra Immaturi 2, che però ha fatto già il doppio di quello che aveva fatto la prima settimana l’anno scorso Immaturi… e Benvenuti al nord: si vedrà la settimana prossima chi vincerà!!

  8. Non ho visto il film ma me l’immagino…
    Vorrei osservare la differenza tra la nostra cinematografia brillante e quella di altri paesi, come per esempio la Francia, che negli ultimi anni ha sfornato anch’essa alcune commedie che però alla visione hanno un taglio più “europeistico”, una comicità più transnazionale e quindi più rivendibile.
    Nel nostro caso solo “Benvenuti al Sud” (che infatti è un remake dell’analogo film francese) raggiunge gli stessi livelli.
    Complimenti per il sito, da quello che sò l’unico in Italia dove è possibile leggere critiche cinematografiche non demenziali…. 😎

  9. Sinceri complimenti. La tua recensione, oltre ad essere simpaticissima, mette in luce molto bene i problemi del cinema italiano contemporaneo. E non mi sento di spezzare alcuna lancia a favore di “Benvenuti al Sud”, “Benvenuti al Nord” o “Benvenuti in qualsiasi punto cardinale”. Dopo aver visto il magnifico originale francese, mi ha preso uno sconforto nero. È triste pensare che, per fare un film “carino”, si debba plagiare una pellicola estera bellissima.
    Ancora complimenti e in bocca al lupo per il blog! 🙂

    • Essì, per portare gente al cinema viene usato questo plagio autorizzato a volte, lo chiamano format. Hai più che mai ragione perché oggi mi è salita la rabbia a mille quando ho visto la sala strapiena, gente che faceva a botte per vedere Benvenuti al nord. Tutta la città che affluiva mentre gli altri giorni siamo solo io e altri due gatti. Non è giusto che un film simpatico incassi 30 milioni e gli altri non sono proprio considerati. Tradotto in parole povere c’è gente che va al cinema una volta l’anno… perché chi non vede il film-fenomeno dell’anno è sfigato, tutto qui. Chi invece vedi altri film, quelli non fenomeno, lo sfigato è lui. Comunque di questi problemi del cinema italiano(c’è una specie di pubblicità regresso alla fine…) ne parlo nell’ultimo articolo, quello sull’Industriale, davvero un bel film, mi farebbe piacere che la leggessi 🙂
      Ti ringrazio tantissimo per i complimenti!! Ci becchiamo in giro, mio/tuo/altrui blog.
      A presto!
      Ale

  10. si ootrebbe parlare di massificazione del divertimento delle masse amorfe,un prolungamento su grande schermo delle serie tv,degli spot tv,della tv stessa.Una banalizzazione del genere commedia che non graffia nemmeno bonariamente sul nostro paese,(ah se penso ai capolavori di Monicelli o Scola);ma nemmeno suscita una rottura del gusto medio borghese attraverso una trivialità indomità.La vedi anche dalla fotografia:apri tutto!Dal fatto che i soggetti sono la moderazione estrema del carinismo,che mano nei 90..Bè,per quanto mi riguarda prenderò una lunghissima vacanza dalla commedia italica:sia quella democretina dabbenista e da salotto pseudo impegnato,sia da quella popolare che mamma mia!
    Da quanto posso comprendere e magari sbaglio ti piace Boorman?Grandissimo autore,amo il suo Leone l’ultimo
    ciao davide

    http://lospettatoreindisciplinato.blogspot.com

    • Sì, in fondo è così, però voglio sottolineare che dipende dal fatto che la gente al cinema non ci vuole andare più, è comodona: muove il culo solo per soggetti come quelli qua sopra, che ha già visto in tv 10.000 volte e poi si incassano fior fior di soldi. La fotografia deve essere quella del peggior duccio in circolazione appunto perché deve essere tutto familiare e luminoso e simpatico a tutti i costi. Appena vede una fotografia un po’ diversa da quella della tv già i più si spaventano a morte e paventa la possibilità di una cosa che non faccia ridere abbastanza. Il cinema è entertainment ma questo è fatto proprio con i piedi… Addirittura come sottolinei tu è una commedia popolare depurata dalle volgarità di un bombolo e similari: è un ibrido tra la struttura di quella e i telefoni bianchi durante il fascismo… E’ peggio dello sfogo dei cinepanettoni, ancora più pretenzioso.
      Leone l’ultimo non l’ho ancora visto e spero di riuscire a reperirlo!
      Ci si becca sui blog!

      • Penso che il cinema essendo industria “artistica”,sia molto legato alla comunicazione e quindi alla divulgazione e alla propaganda di quel particolare tipo di società e struttura politica operante in quel determinato periodo storico.Il cinema d’evasione proprio per certe sue caratteristiche è il classico veicolo per fare passare certe istanze e dinamiche sociopolitiche.
        Questi ometti e donnette asettici e asettiche,senza problemi perchè qui si vive bbbene,con piccoli pensieri,piccole gioie,reazionari placidi e comodoni,sono il segnale su come dovremmo vivere anche noi.Li mortacci loro e degli “scemeggiatori”!San Lars Von Trier proteggimi tu!
        Ciao!^_^

        http://lospettatoreindisciplinato.blogspot.com

  11. Sì, hai ragione, però siccome il cinema segue e mette in scena i desideri che le persone non possono realizzare, persone che indubbiamente sono a loro volta influenzate da la struttura sociale-politica che dici tu, io più che propaganda ci vedo l’appagamento di quei desideri di vita felice di questi piccoli piccoli reazionari. Desideri di fuga irrealizzabili proprio perché sono reazionari e anche abbastanza incapaci di cambiare le cose cercando di capire da dove vengono i problemi. E quindi la fuga la fanno solo al cinema, quella volta all’anno o due che ci vanno. Insomma ci vedo più un placebo, uno sfogo della loro repressione che una propaganda. Mi dispiace ma non vedo in Lard Von Trier la soluzione: senza offesa per chi lo adora, anche io apprezzo alcune cose, ma non credo che sia una soluzione mettere in scena esclusivamente gli appagamenti dei propri desideri, paure etc, il cinema comunque è anche degli altri. Credo ci vorrebbe una sana via di mezzo…

    • si,è giusta anche la tua visione che chiamerei propaganda del placebo!^_^

      Von Trier insieme a Zhang Yimou è stato l’autore che da ragazzino negli anni 90 mi ha donato sensazioni di straordinaria felicità e goduria cinematografica.Comprendo benissimo che possa non piacere,ed è giusto così perchè credo che i grandi autori non debbano lasciare indifferenti ma semmai dividere il pubblico,perchè anche questo è comunque un modo di dibattere e interessarsi al cinema.Insomma,son talmente vontrieriano che metterei in imbarazzo anche il sciur lars in questione!^_^

      ciao!

      http://lospettatoreindisciplinato.blogspot.com

  12. Entro in punta di piedi in questa nutrita compagine per dirti che avevi ragione: è un intervento godibile e innovativo. Complimenti !
    mfr

  13. @viga1976: Grazie per la democraticità e per la discussione! C’è gente che basta che metti in dubbio un loro autore preferito e ti scanna… Un saluto!

    @myfullresearch: Grazie mille dei complimenti. Sono molto belle anche le tue foto e i tuoi fotoritocchi! Ci si becca sui blog!

    • ognuno di noi ha le sue passioni,quindi ci può anche infiammare,rimanendo nel contesto però.
      D’altronde nemmeno mi crolla il mondo se qualcuno mi dovesse criticare Von Trier,Yimou,Friedkin o Peckinpah.A me piacciono,cerco di capire dagli altri il perchè no,poi amici come prima.
      Son invece molto selettivo nelle cose che devo vedere e abbastanza duro nel giudizio che do del pubblico.D’altra parte essendo un occhialuto intellettualeggio alla grande!^_^

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