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The Artist: Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare

Nella Hollywood fine anni ’20 George Valentin, star cinematografica, gode di grande successo e fama, punta di diamante della sua produzione cinematografica. Peppy Miller invece, sua affezionata fan, non è nessuno, se non un viso apparso un giorno sulla stampa per esser capitata accanto al suo idolo durante una premiere, e tutto ciò per puro caso. Un avvenimento epocale sconvolgerà presto le sorti dei due: l’avvento nel mondo del cinema del sonoro. La giovane Peppy infatti si rivelerà ben presto un’attrice molto amata dal pubblico, perfetta per la commedia brillante dell’epoca, venendo pienamente incontro ai nuovi gusti che si andavano formando. Infatti, come raccontano diverse pellicole, molti attori e molti generi cinematografici di grande rilevanza del cinema muto sono andati gradualmente perdendosi sia per i cambiamenti che la crisi del ’29 comportava sia per l’introduzione del sonoro. Tra l’altro fu proprio la crisi a determinare il definitivo avvento del suono, molto osteggiato inizialmente, proprio nel tentativo di rinnovare il cinema e di portare, tramite l’innovazione, nuova gente in sala, un po’ come succede oggi con il 3d. Perfetta e incredibilmente verosimile la coppia comica Dujardin-Bejo, che ricorda moltissimo la coppia di ballerini dei musical anni’ 30 Keeler-Powell: l’ultima scena di ballo (vedi foto sopra), è decisamente ispirata al film “42esima strada”. Potete dare un’occhiata qua sotto per farvi un’idea.

Molto coraggiosi regista e produttore nel portare in scena al giorno d’oggi una pellicola muta: una scelta che credo però estremamente coerente. Nonostante fosse un’operazione potenzialmente pericolosa, il risultato è eccellente e il film ha incassato bene per la sua distribuzione. Il film è denso di citazioni, snocciolate con leggiadria, molto giocose e mai imposte. E’ un film che si prende poco sul serio insomma, cosa che apprezzo molto. Molto simpatica anche la scena di George Valentin a tavolo con la moglie, che scimmiotta una analoga di Quarto Potere di Orson Welles. The Artist è un film che comincia muto e finisce sonoro, come analogamente accade nel meraviglioso film cult “Cantando sotto la pioggia”: George Valentin è da subito schierato con tutte le sue forze contro il nuovo mezzo e testardamente continua a praticare il cinema muto, così come fece nella vita reale Charlie Chaplin, che continuò per molti anni su questa strada. Mentre però Chaplin mise appunto alcuni accorgimenti, come canzoni e linguaggi non-sense (che divennero grandi tormentoni), il protagonista del film persegue in toto lo stile e i modi del muto, ormai divenuti obsoleti e ridicoli. D’altra parte Valentin non rappresenta solo Chaplin nella sua caparbia: è un intelligente summa di tutte le caratteristiche dei più celebri attori muti, i divi dell’epoca, dotati spesso anche di una buona dose di narcisismo, oltre che mal disposti verso il cambiamento dei mezzi espressivi. Anche Peppy Miller è in parte come le attrici dell’epoca, non particolarmente bella nè particolarmente brava: la sua dote è la simpatia e il saper ballare ovviamente. Ma come si fa a conciliare un vecchio attore del muto che non vuole parlare e una nuova attrice della commedia? Ve lo mostro nella clip qui sotto!

Attraverso il musical, no? Un film sonoro, ma poco parlato e molto ballato. Inutile dire che il lieto fine non solo è d’obbligo, come per ogni antica commedia dei vecchi tempi che si rispetti, ma è un piacere per occhi e non solo per quelli…!

Film consigliati: Cantando sotto la pioggia, Luci della ribalta, Viale del tramonto

9 commenti su “The Artist: Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare

  1. mi piace questo modo di intercalare il discorso con esempi, poiché fa uscire ciò che scrivi dall’astrattezza. Brava davvero!

    • calcola che provo proprio piacere a ritrovare gli esempi che mi vengono in mente durante i film… avevo trovato anche il video (in originale però) della scena di Quarto potere… però poi avevo paura di mettere troppa carne al fuoco. E’ questo se ti può interessare 🙂


      Grazie mille dei complimenti 🙂

  2. come hai fatto a disattivare? Io ci capisco poco, ma ho anch’io creato un link verso YouTube, seguendo le loro indicazioni. Credo che funzioni sempre, ma ho il terrore che compaiano le scritte pubblicitarie di YouTube, che qui non ti permettono, perciò vorrei anch’io disattivare e indirizzare gli interessati al sito del film (Faust di Mornau, di cui immagino esista solo quella copia!)
    I complimenti sono sinceri!

    • In realtà non ho disattivato nulla… Ho solamente incollato il link nell’apposito spazio. Le opzioni sono due: o questi video che ho messo non hanno pubblicità(cosa improbabile ma capita) o c’è un blocco automatico di wordpress, in quel caso grazie a dio…perché quelle pubblicità sono deleterie per i nervi 🙂 Non ho capito bene la questione della copia del Faust!

      • Non è una gran questione per la verità: del vecchio film di Murnau, non credo esistano DVD o VHS su tutto ilmercato mondiale. Credo che esista, se lo si vuole vedere, solo la copia di YouTube; forse potrei vedere qui, alla cineteca del Museo del Cinema di Torino.
        Anche per me la pubblicità di You Tube è un fastidio…

  3. Sicuramente quella di youtube sarà la più reberibile e condivisibile in ogni caso… non ho fatto ricerche però in genere se non hanno fatto il riversamento nel cosiddetto master onde fare vhs o dvd vuol dire che, anche se è rimasta qualche pellicola in qualche archivio, sarà messa piuttosto male… purtroppo sono lavori lunghissimi e lì a torino sicuramente ne sapete più di me di questioni di conservazione 🙂

  4. […] The Artist si porta a casa ben 5 Oscar di quelli “maggiori”, tra cui Miglior film, Miglior regia e Miglior attore protagonista: Dujardin soffia per un pelo l’oscar al pur ottimo George Clooney di Paradiso Amaro (film che però riserverà una sorpresa più sotto…). The Emerald Forest aveva già recensito questo bellissimo e nostalgico film qualche tempo fa: ecco la recensione di The Artist. […]

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